Il fascino del Proibizionismo americano

Un viaggio tra speakeasy, whisky clandestino e gadget che riportano in vita l’epoca più “secca” della storia americana

Il Proibizionismo degli anni ’20 ha segnato un’epoca di privazioni… almeno sulla carta! Mentre l'alcool veniva ufficialmente bandito, fiorivano speakeasy segreti e nascevano leggende del contrabbando.

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Gli speakeasy erano bar segreti dove venivano vendute illegalmente bevande alcoliche

Il Proibizionismo: un mare di divieti

Ci troviamo negli Stati Uniti degli anni '20. Una nazione che aveva appena terminato la Prima Guerra Mondiale e si stava lanciando a capofitto nell’epoca del jazz, delle automobili e… del Proibizionismo. Nel 1920, con il Volstead Act e il 18° emendamento alla Costituzione, l’alcool veniva bandito dal consumo, dalla vendita e dalla produzione. Un’idea brillante, no? Beh, non proprio. L'intenzione era quella di combattere gli eccessi, ridurre la criminalità e migliorare la moralità pubblica. Ma la realtà si è rivelata molto diversa: il divieto ha portato, invece, a un boom di contrabbando, speakeasy nascosti e gangster che ridevano delle autorità mentre versavano il whisky clandestino nei loro bicchieri.

Il flop del Proibizionismo

Il Proibizionismo è un po' come quella dieta drastica che decidi di fare il 2 gennaio: sembra una buona idea all’inizio, ma dopo pochi giorni sogni pizza e cioccolato. Gli americani, privati del loro drink serale, non ci hanno messo molto a trovare soluzioni creative per aggirare la legge.

Una delle più grandi "invenzioni" dell’epoca fu il famigerato Speakeasy, i bar clandestini nascosti in cantine, ristoranti e dietro librerie finte. Il termine "speakeasy" deriva dall'abitudine di parlare a bassa voce (in inglese "speak easy") quando si ordinava un drink per non attirare l'attenzione della polizia. E qui entriamo in un’altra curiosità: mentre molti pensano che i cocktail come il Manhattan o il Whisky Sour siano stati creati per esaltare il sapore dei liquori, in realtà il loro scopo principale durante il Proibizionismo era mascherare il gusto terribile dell’alcool di contrabbando, che spesso era di bassa qualità e distillato in modo approssimativo.

E a proposito di gadget! Durante quegli anni, si assiste alla nascita della classica fiaschetta per whisky. Diventata uno strumento essenziale, veniva nascosta nei vestiti o persino nelle giarrettiere, pronta a far rivivere un po' di spirito in ogni occasione. Oggi, puoi ritrovare quell'epoca grazie ai nostri gadget promozionali, come fiaschette personalizzate, shaker da cocktail e set da barista… tutti rigorosamente legali!

Al Capone e i "Re dell’alcool"

Se pensi al Proibizionismo, è impossibile non menzionare Al Capone, il gangster più famoso dell'epoca. Mentre il governo cercava di tenere sotto controllo il traffico illegale di alcool, Capone e la sua organizzazione dominavano il mercato nero, facendo fortuna con il contrabbando. Con i suoi speakeasy sparsi per Chicago e una rete di distribuzione ben organizzata, Capone divenne l’uomo più ricco e temuto dell’epoca.

Il paradosso della "Legge asciutta"

Il Proibizionismo ha generato uno degli episodi più curiosi della storia americana: mentre il governo cercava disperatamente di far rispettare il divieto, l'alcool era ovunque. Dal Canada al Messico, dai fiumi che trasportavano bottiglie di whisky alle auto imbottite di birra, il contrabbando prosperava. Addirittura, le vendite di uva concentrata, che in teoria dovevano servire solo per il succo, aumentarono vertiginosamente perché tutti sapevano che con qualche piccolo trucco potevano trasformarsi in vino fatto in casa!

Un'altra curiosità riguarda i farmaci a base di alcool. Sebbene la vendita di alcool fosse illegale, le farmacie potevano vendere whisky "per scopi medici". Milioni di persone improvvisamente si scoprirono afflitte da misteriosi malanni che solo un bicchiere di whisky poteva curare! Le farmacie diventavano dei veri e propri distributori, e molte delle catene di farmacie attuali devono proprio al Proibizionismo il loro successo iniziale.

Il Trionfo della bottiglia

Fortunatamente, nel 1933 il 21° emendamento abrogò il Proibizionismo. Finalmente si poteva brindare alla fine del divieto più impopolare della storia americana! Il Proibizionismo era fallito: non solo non era riuscito a migliorare la moralità pubblica, ma aveva alimentato la criminalità e trasformato ogni americano in un “barista clandestino”.

Oggi, possiamo guardare indietro a quegli anni con un sorriso ironico, ma possiamo anche trarre ispirazione per gadget promozionali che rendano omaggio a quell’epoca. Sul nostro sito offriamo una vasta gamma di articoli legati al mondo del drink, come fiaschette eleganti, shaker per cocktail, apribottiglie, set da barista e molto altro ancora. Perfetti per chi vuole aggiungere un tocco di classe a qualsiasi evento o ricordare con un brindisi gli anni in cui l’alcool era… vietato, ma mai così amato!

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